ELEONORA GIORGI: “MARCELLO AMICO SURREALE E DIVERTENTE”
Nell’evento conclusivo delle iniziative dedicate a Marcello Mastroianni del Bif&st 2016, anche i ricordi del Direttore Felice Laudadio legati all’attore, che portò per la prima volta a Bari nel 1988 per la premiazione del Festival Europa Cinema e lo accompagnò poi al Festival di Palm Springs, dove l’attore inaspettatamente si produsse in un vero e proprio show che incantò gli spettatori americani.
La Master class di stamattina al Teatro Petruzzelli è stata preceduta dalla proiezione dello speciale Marcello di Mimma Nocelli, prodotto da Rai Movie che lo manderà in onda proprio stasera. La regista, presente all’incontro, ha ricordato la sua stretta frequentazione con l’attore che la portò, una volta, anche a recarsi con lui presso un centro di dimagrimento, in un periodo in cui Mastroianni si sentiva sovrappeso: “Fu sottoposto ad una dieta per cui lui, così amante del cibo, poteva bere solo succhi. Al terzo o quarto giorno non ne poteva più, volle andar via e ci portò subito in un ristorante dove mangiò di tutto”.
Eleonora Giorgi, invece, recitò accanto a lui in Oltre la porta di Liliana Cavani: “Però lo avevo già conosciuto prima insieme a Fellini, diventammo amici, era una persona surreale e divertente, gli piaceva molto raccontare storie. La sua autoironia era tale che i racconti più frequenti erano legati alla fine dei suoi amori, compreso quello con Catherine Deneuve.” Maurizio Donadoni ha condiviso con Mastroianni il set di Storia di Piera di Marco Ferreri: “Scambiammo appena una battuta, lo vidi arrivare con una 130 blu sport che perdeva qualche pezzo, commentai: ‘bella macchina!” e lui: “ci sono affezionato!”. Ma il ricordo più bello sono le sue alzate di sopracciglia quando per esigenze di scena dovettero applicarmi un fallo finto”. Per Eleonora Giorgi, Marcello Mastroianni esprimeva le sue idee, più che con le parole, con le sue scelte professionali: “Penso, ad esempio, al personaggio dell’omosessuale di Una giornata particolare o la scelta di interpretare Il Bell’Antonio, ovvero il personaggio del siciliano impotente, subito dopo quello del latin lover di La dolce vita. La sua era una vera e propria militanza cinematografica”.